Che cos’è l’ozono?

L’ozono è una forma allotropica dell’ossigeno.
La sua molecola è composta da 3 atomi d’ossigeno; il punto di ebollizione è posto a 115° C e il suo punto di fusione a -192,5° C. Il gas è circa 1,5 volte più pesante dell’aria.
Caratteristico è il suo odore particolare, rilevabile anche in piccole concentrazioni di ozono-aria ( 1/5.000 ).
La decomposizione in O2+O allo stato nascente è fortemente esotermica, tale fatto limita la produzione di O3 in elevata concentrazione.
L’ozono è un energico ossidante: tale proprietà viene sfruttata in molti campi, particolarmente nel trattamento delle acque dove sono necessari processi di disinfezione per acque di scarico, nell’industria alimentare, negli allevamenti ittici, etc.
A trattamento ultimato l’acqua, oltre all’aumento dell’ossigeno dovuto alla decomposizione dell’ozono e all’eliminazione di sostanze nocive in essa contenute, non acquista nè odori, nè sapori, nè colori alcuni.
L’ozono può essere prodotto in vari modi: attraverso irradiamento con raggi ultravioletti delle molecole di ossigeno, con forti riscaldamenti dell’ossigeno, con elettrolisi, o con processo chimico di trasformazione: tali metodi rivestono un aspetto puramente accademico.
L’unico metodo economicamente valido è basato sul sistema Werner Von Siemens : un flusso di gas contenente ossigeno (per es. aria ), viene condotto attraverso due poli di un campo ad alta tensione, dove attraverso un effluvio elettrico (scarica oscura) e la contemporanea presenza di raggi violetti, una parte delle molecole di ossigeno si trasforma da biatomiche a triatomiche fino ad una concentrazione del 2/3 % dell’aria totale.