Ozonoterapia Umana

OZONO IN MEDICINA – SCUOLA CUBANA

L’OLIO OZONIZZATO E LA SUA EFFICACIA NELLA EPIDERMOFITOSIS
T.de Las Cagigas, V.Bastard, S.Menèndez, M.Gomèz y L. Eng
Consultorio Del Medico De la Famiglia Del Policlinico “Luis Pasteur”
Centro de Investigaciones Cientificas

Il clima, la pulizia personale, il tipo di calzature sono le principali cause che influiscono sull’alta incidenza di questa malattia nel nostro paese. Viste le proprietà terapeutiche dell’olio ozonizzato ed anche il suo grande potere germicida, si sottoposero i pazienti del Policlinico Pasteur, sofferenti di epidermofitosis ribelli ai trattamenti consueti. Il campione fu di 100 pazienti, 50 trattati topicamente 3 volte al giorno con olio ozonizzato e 50 con i metodi convenzionali. Si ottennero il 96% di guarigioni nel gruppo trattato con olio ozonizzato nel termine di 10 e 15 giorni. Nel gruppo controllo un 20% si curò in 15 giorni.

TRATTAMENTO DI EPIDERMOFITOSIS CON OLIO OZONIZZATO TOPICO
L.Falcon, R.Grillo, W.Lorenzo, S.Moya, M.Gòmez, S.Mendèz y L.A.Fernàndez
Hospital Militar “Dr.Carlos J.Finlay”
Centro Nacional de Investigaciones Cientificas

Presentiamo i risultati dell’uso dell’olio ozonizzato topico nelle epidermofitosis. In Cuba le epidermofitosis hanno una grande incidenza e tendenza recidiva, il che comporta trattamenti prolungati che non sempre sono totalmente efficaci. I controlli clinici e micologici realizzati e gli studi fatti, diedero buoni risultati e ciò dimostra che l’olio ozonizzato rappresenta una scelta terapeutica appropriata per il trattamento di questa malattia.

TRATTAMENTO DELLA ONICOMICOSIS CON OLIO OZONIZZATO
R.Grillo, L.Falcon, W.Lorenzo, R.Daniel,
S.Mendez m: Gomez y L.A:Fernàndez
Centro Nacional de Investigaciones Cientificas

Presentiamo una relazione preliminare sui risultati dell’uso dell’olio ozonizzato nel trattamento delle onicomicosis, basandoci sulla sua comprovata azione antimicotica, la buona tolleranza sulla pelle e la assenza di effetti secondari. Le onicomicosis provocano malattie delle unghie originate da funghi filamentosi molto ribelli alle cure che sono costose e prolungate. Nei campioni studiati l’olio ozonizzato risulta essere una terapia efficace. Si fecero controlli clinici e micologici.

TRATTAMENTO DELLA OTITIS EXTERNA CRONICA DIFFUSA CON OLIO OZONIZZATO
L.Arias, R.Jimènez, P.Beauballet y S.Menèndez
Instituto Superior de Medicina Militar “Dr.Luis Diaz Soto”
Centro Nacional de Investigaciones Cientificas

In questo lavoro si realizzò una prova terapeutica con tutti pazienti che vennero a consulta esterna od alla guardia medica ed ai quali fu diagnosticata otite esterna cronica diffusa. Ad essi fu applicato il trattamento con olio ozonizzato come unico farmaco, per qualsiasi tipo di germe e sintomatologia, paragonando i suoi risultati con i trattamenti abitualmente utilizzati a questo scopo.

TERAPIA CON OLIO OZONIZZATO NELLE ULCERE DEGLI ARTI INFERIORI
T.De las Cagigas, V.Bastard, S.Menèndez, M.Gomez y L.eng
Consultorio Del Medico de Famiglia del Policlinico “Luis Pasteur”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Le ulcere varicose, associate e non al diabete mellitus, sono frequenti. Questa malattia che di solito diventa cronica e con tendenza recidiva crea un problema medico-sociale importante e porta il paziente ad una incapacità totale per tutta la vita. Visto il potere germicida dell’olio ozonizzato, ed anche il suo effetto di stimolazione della rigenerazione tisulare, questo fu usato per il trattamento della sopradetta malattia. Si trattarono 120 pazienti con ulcera degli arti inferiori, 60 con olio ozonizzato e 60 con terapia convenzionale. Il 100% dei pazienti trattati con olio ozonizzato guarirono in 15-30 giorni. Nel gruppo controllo una grande maggioranza ebbe bisogno di una terapia molto più lunga ed incluso a qualche malato le lesioni riuscirono a cicatrizzare. E’ importante notare che con questo trattamento diminuirono i ricoveri in ospedale. Alcuni casi furono trattati domiciliarmente.

USO DELL’OLIO OZONIZZATO NEL TRATTAMENTO DI ULCERE IN PAZIENTI MALATI DI LEBRA
N.Hernàndez, P.Inguanzo, O.Yero, E.Pèrez, E.Revuelta,
R.Menèndez, A.Martinez, S.Hernàndez, M.Gòmez,
J.Molerio, L.A.Fernàndez Hospital Dermatologico “Dr.Guillermo Fernàndez
Hernàndez Baquero” Centro Nacional de Investigaciones Cientificas

Le ulcerazioni ed il male perforante plantare sono, fra le alterazioni neutrofiche della lepra, le lesioni più frequenti nei pazienti portatori della malattia di Hansen allo stadio avanzato con gravi affezioni neurologiche. Queste lesioni appaiono generalmente nella terza parte inferiore delle gambe e nella pianta dei piedi nelle zone esposte a sfregamento, pressione, trauma. Sono lesioni di evoluzione torpida e cronica molto resistenti ai trattamenti locali convenzionali. Molto spesso si complicano a causa di infezioni secondarie tardando a volte mesi ed anni a cicatrizzare e che sono facilmente recidive. Varie sono le terapie preconizzate in molte parti del mondo per ottenere la guarigione di queste lesioni, cercando di abbreviare il tempo di evoluzione, la permanenza in ospedale ed il costo delle terapie. Gli oli di origine vegetale sono il veicolo ideale per la terapia locale dell’ozono, sotto forma di olio ozonizzato. In questo studio preliminare si descrive la applicazione dell’olio ozonizzato nel trattamento di 30 pazienti portatori di lepra lepromatosa, con ulcere trofiche negli arti inferiori, con un tempo di evoluzione tra i sei mesi e più di 25 anni, in trattamento convenzionale da quelle epoche senza ottenere risultato soddisfacente. I risultati ottenuti furono: 4 pazienti dimessi guariti, 15 pazienti hanno avuto una evoluzione soddisfacente ed a 13 si è dovuto sospendere il trattamento.

OZONO TERAPIA NELLE EMORROIDI
G.Morris, S.Menèndez y M.Gomez
Clinica Central “Cira Garcia”
Centro Nacional De Investigaciones

Sono stati trattati 20 pazienti di sesso femminile ammalati di emorroidi alla quali fu applicato olio ozonizzato nella zona anale e si è giunti con questa terapia a far cessare in breve tempo il dolore alla defecazione, il prurito e la sensazione di tensione anale che essi lamentavano.

APPLICAZIONE DI OLIO OZONIZZATO NELL’ERPES SEMPLICE LABIALE
G.Morris, S.Menèndez y M.Gòmez
Clinica Central “Cira Garcia”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Si espone la esperienza preliminare della applicazione clinica di una medicina elaborata a base di olio vegetale ed Ozono ad un gruppo di 10 pazienti di sesso femminile portatori di Herpes semplice del labbro, comprovando la scomparsa della lesione in breve tempo.

UTILIZZAZIONE DELL’OLIO OZONIZZATO NEL TRATTAMENTO DELL’HERPES SIMPLEX
J.Delgado, R:Wong, M.Gòmez y S:Menèndez
Centro de Investigaciones Medico Quirurgicas
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Si realizzò lo studio su 50 pazienti portatori di Herpes Simplex ai quali si applicò topicamente olio ozonizzato. Si ottenne la regressione della sintomatologia locale in poche ore dell’inizio del trattamento e la guarigione al 3° giorno. Si mettono in evidenza i vantaggi a confronto di altri trattamenti tradizionali e si enfatizza sul suo effetto antivirale in quanto elimina la recidività della malattia.

TRATTAMENTO DELL’ERPES SEMPLICE GENITALE CON OLIO OZONIZZATO (STUDIO PRELIMINARE)
R.Grillo, L.Falòon, S.Menèndez, M.Gomez, S.Carbonell y L.Eng
Hopital Militar “Dr.Carlos Finlay”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Si presenta una relazione preliminare sui risultati dell’uso di olio ozonizzato nella terapia dell’Herpes semplice genitale recidivante, basato sulla sua azione virulicida, di buona tolleranza tisulare ed assenza di effetti secondari. I risultati di questa prova terapeutica su 20 pazienti furono soddisfacenti , visto che 8 pazienti non risultarono recidivi per 9 mesi e dei restanti, 8 risultarono recidivi ad intervalli , 12 diminuirono la durata della stessa. Si considera che l’olio ozonizzato nella terapia dell’Herpes semplice è una opportunità terapeutica che deve indagarsi ancor più essendo fino ad ora i risultati ottenuti buoni.

USO DELL’OLIO OZONIZZATO SU PAZIENTI CON VULVOVAGINITI
T.de las Cagigas, V.Bestard, S.Menèndez, M.Gomez y l.Eng
Consultorio del Medico De la Famiglia Del Policlinico “Luis Pasteur”
Centro De Investigaciones Cientificas

La trichomona, candida albicans e Gardenela Vaginali sono presenti quasi nel 97% delle vulvovaginiti. Si valutò l’applicazione dell’olio di ozono vista la sua caratteristica funghicida nella eliminazione di questo tipo di microrganismi. Si studiarono 60 pazienti con vulvovaginiti che furono divisi in 3 differenti gruppi: 30 trattati con intilazione di olio ozonizzato, 20 con metodi abituali (controllo) e 10 utilizzando come placebo l’olio senza ozonizzare. Il risultato della cura si comprovò per colposcopia. Nei pazienti trattati con olio ozonizzato, si ottenne il 100% di guarigione tra i 5 e 7 giorni. Nel gruppo di controllo, un 20% guarì fra i 10 e i 16 giorni. Nel gruppo placebo vi fu un inasprimento dei sintomi. Nel gruppo trattato con olio ozonizzato si osservò la eliminazione della sensazione dolorosa in 24 ore e del prurito tra le 48 e le 72 ore.

TRATTAMENTO CON OZONO IN GINECOLOGIA
G.Morris, M.Gomez, S.Menèndez, M.Correa, M.Pèrez y L.A.Fernandez
Clinical Central “Cira Garcia”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

L’effetto battericida e funghicida dell’ozono è noto fin dall’inizio del secolo e si impiegava come terapia locale di ferite o lesioni infettate, nelle dermatosis, negli eczemi purulenti, ulcere etc. Si usò olio ozonizzato nella terapia di 20 pazienti portatori di Leucorrea infettiva da funghi e/o batteri, stabilendo con i risultati ottenuti una serie di criteri di guarigione per questa malattia ginecologica.

APPLICAZIONE DELL’OLIO OZONIZZATO COME TERAPIA NELLE VAGINITI SU PAZIENTI CHE NON TOLLERANO I CARBOIDRATI

Si studiarono 12 pazienti tutte portatrici di una intolleranza ai carboidrati. Queste pazienti per anni avevano sofferto di vulvovaginiti per candida albicans, ed avevano fatto varie terapie senza risolvere la patologia pur avendo livelli di glicemia normali. A queste pazienti si prescrissero lavaggi vaginali con olio ozonizzato per un periodo di 5 giorni ripetendo questo ciclo ancora due volte dopo un intervallo di riposo di due giorni fra l’uno e l’altro. I risultati furono la scomparsa delle vulvovaginiti e del prurito intenso che avevano. Inoltre a qualche paziente con abbondante secrezione alla fine della terapia la stessa si normalizzò. Soltanto 18 mesi dopo aver fatta la terapia con olio ozonizzato una sola paziente ha accusato alcune molestie senza però avere una nuova infezione di Candida Albicans.

PARAGONE DELL’USO DELL’OLIO OZONIZZATO NELLA GENGIVOESTOMATITE IN RELAZIONE AD ALTRI TRATTAMENTI DI USO FREQUENTE
S.Menèndez, E.Blanco Rabasa, M.Gòmez, E.Omechavarria,
F.Ojeda, W.Diaz, L.E.Engy , M.Morta
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas
Hospital Pediatrico De Centro Habana

Si trattarono 160 bambini che soffrivano di gengivoestomatitis aftosa, di età dai 0 ai 15 anni. I sintomi clinici dei bambini trattati erano di febbre, anoressia marcata, salivazione abbondante, dolore gengivale, astenia ed intranquillità di vari giorni di evoluzione. Il gruppo trattato (60 bambini) giornalmente con embrocazioni di olio ozonizzato ed i gruppi controllo si trattarono con 3 prodotti differenti (seguendo la stessa metodologia del gruppo sperimentale): Iodoxuridina (60 bambini). Si ottenne la guarigione totale delle lesioni nel 75% dei pazienti trattati con olio ozonizzato dopo il 3° ed il 7° giorno di trattamento, esistendo differenze statisticamente molto significative (p ( 0.001) rispetto alle diverse terapie controllo analizzate nello stesso periodo di tempo. Si considera di grande utilità l’uso dell’olio ozonizzato nel trattamento della gengivoestomatite che grazie alle sue grandi caratteristiche germicida contribuisce ad una buona evoluzione della malattia di questi pazienti.

APPLICAZIONE DI CREMA OZONIZZATA NELL’ACNE VULGAR
M.A.Organvides, S.Lopez, R.M.Rodriguez, S.Moya, S.Menèndes ,
M. Gomez Reguiferos Hospital Militar “Dr.Carlos J.Finlay”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Si realizzò uno studio preliminare con l’applicazione della crema ozonizzata a 50 pazienti portatori di acne vulgar in differenti tappe evolutive. Si ottennero buoni risultati con regressione delle lesioni eritemopustulo costrose, che diede a questi malati un risultato soddisfacente rispetto ad altre terapie usate in questo tipo di dermatosi. Si considera che questo tipo di trattamento è una scelta in più nella terapia dell’acne.

OZONO TERAPIA NEL TRATTAMENTO DELL’HERPES ZOSTER
J.Delgado, F.Wong, M.Gòmez y S.Menèndez
Centro De Investigaciones Mèdico Quirurgicas
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Si effettuò una analisi del comportamento dell’Herpes Zoster con terapia topica di olio ozonizzato, applicazione intramuscolare di ozono in ragione di 0.8 mg. al giorno ai pazienti sofferenti di questa malattia. Si ottennero confortanti risultati e sollievo della sintomatologia locale soltanto dopo poche ore dall’inizio dell’uso topico dell’olio ozonizzato, con regressione delle lesioni cutanee a 5 giorni dal trattamento. Si ebbe la scomparsa del dolore radicolare alle 24 ore dall’inizio della terapia per via intramuscolare senza effetti secondari.

TRATTAMENTO CON OZONO IN PATOLOGIE VIRALI DI MALATI CON COMPLESSO RELAZIONATO CON IL SIDA (CRS)
S.Rosato – Roma (Italia)

Si illustrano i risultati ottenuti con un gruppo di pazienti con infezioni diverse, portatori di CRS. Le manifestazioni secondarie erano principalmente: Herpes Zoster, Simplex, micosi di varia eziologia (specialmente candidiasis) ed infezioni vaginali. Si utilizzarono la gran autoemotrasfusione ozonizzata, le suflazioni vaginali e le applicazioni di acqua ozonizzata. Sono in studio i risultati ottenuti.

ESPERIENZA DELLA OZONO TERAPIA IN MALATTIE EPATICHE: PORTATORI SANI DI HBV EPATOPATICI CRONICI
G.Pignalosa y A.Sammartino
Centro De Enfermedades Infecciosas – Hospital “Cotugno” – Napoli (Italia)

Lo studio cominciò nel 1988 con la utilizzazione dell’ozono nelle infezioni epatiche per virus B, virus NANB (oggi C) e soprainfezioni delta. Si studiarono 84 pazienti, dei quali 24 erano portatori sani cronici del virus B e 60 erano epatopatici cronici. Diversi marker della infezione e test di laboratorio della funzione epatica sono stati i parametri di controllo.Gli 84 pazienti furono divisi in 3 gruppi:
1. 21 casi (5 portatori sani e 16 epatopatici cronici) trattamento soltanto con interferone. 2. 40 casi (12 portatori sani e 28 epatopatici cronici) trattati solamente con ozono. 3. 23 casi trattati con una combinazione di interferone ed ozono.
Si discutono i risultati che sono ottimi.

UTILIZZAZIONE DELL’OZONO IN PAZIENTI INTERVENUTI CHIRURGICAMENTE PER MALATTIE OTORINO LARINGOLOGICHE CRONICHE SUPPURATE
M.Gutièrrez, A.Figuerola, S.Menèndez, A.Sanchez y A.Carballo
Hospital Docente “Dr:Salvador Allende”
Centro Nacional De Investigaciones

Si discutono i risultati delle terapie di pazienti, portatori di differenti patologie otorinolaringologiche croniche suppurate che necessitano intervento chirurgico dovuto alla evoluzione della malattia, con applicazioni di ozono per autoemoterapia. Si paragonano con un gruppo controllo di pazienti sottomessi a trattamenti convenzionali.

TRASFUSIONE EXANGUINEA CON OZONO IN PAZIENTI SEPSIS GENERALIZZATE

Si studiò un campione di 15 pazienti di ambo i sessi tra i 25 ed i 50 anni di età, entrati in terapia intensiva, intermedia ed ustionati, che presentavano sepsis generalizzate, con manchevolezze multiviscerali. A questi pazienti si fece exsanguineo trasfusione di 100 e 200 ml. Ad una concentrazione di ozono di 50 mg/l. In 12 di essi si ebbe un miglioramento dello stato generale, con caduta della temperatura, migliore ossigenazione dello stato tisulare, comprovato dalla gasometria ed anche negativizzazione degli emocoltivi. I 3 restanti anche se dimostrarono qualche miglioramento, morirono dopo per la gravità del quadro clinico che si presentava già dall’inizio.

EFFETTI DELLA OZONO TERAPIA NEL PAZIENTE CRITICO SOTTOMESSO A MONITORAGGIO EMODINAMICO
W.Silva, S.Rabell, A.Menèndez, A.Ruibal, F.Gutierrez,
S.Menendez y M.Gòmez Hospital General “Calixto Garcia”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Onde valutare la applicazione della ozono terapia nel paziente critico, si somministrano 10 mg. di ozono, diariamente per autoemoterapia a 24 di questi pazienti. Si fece uno studio completo dei parametri emodinamici, con ausilio di catetere con pallone di galleggiamento di Swan-Ganz e computer per la misurazione di consumo cardiaco. Si presero misure della autoemoterapia prima e dopo 15 e 60 minuti dall’averla fatta. Nei pazienti trattati si ottennero i seguenti risultati: aumento di contenuto arteriale di ossigeno ed aumento del trasporto di ossigeno approssimativamente del 70%, aumento del consumo di ossigeno approssimativamente del 50%, diminuzione della frazione di Shunt approssimativamente del 60% dopo 15 minuti dall’avere realizzato il trattamento e del 50% dopo 1 ora.

LA OZONO TERAPIA IN INFEZIONI RESPIRATORIE GRAVI
R.Rives, C.R.Valladares, S.Menendez y A.Carballo
Hospital Benefico Juridico
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas
Hospital Docente “Dr.Salvador Allende”

Conoscendo le applicazioni terapeutiche di questo gas che agisce come germicida si realizzò questo studio in pazienti che presentavano infezioni respiratorie dovute a germi anaerobici, microbacteri atipici e pseudomone resistenti alla antibiotico terapia abituale. Si utilizzò la ozonoterapia per autoemoterapia con una dose di ozono diaria di 5 mg. per 15 sedute. Ad ogni paziente si realizzò uno studio con raggi X di torax ed esame batteriologico e micologico dello spunto all’inizio ed alla fine del trattamento. Si confermò l’importamza e l’efficacia della terapia con ozono nelle infezioni respiratorie resistenti alla terapeutica tradizionale.

LA OZONO TERAPIA NEL CAMPO DELLA ORTOPEDIA: SUA APPLICAZIONE NELLE FRATTURE APERTE
F.Pèrez, F.Fontanilla, S.Menèndez, W.Diaz y A.Caballo
Hospital Docente “Dr.Salvador Allende”
Centro De Investigaciones Cientificas

Tenendo conto delle grandi complicazioni che occasionano al paziente le fratture aperte, come le infezioni locali e generali ed anche la invalità che possono procurare, si realizzò questa investigazione onde prevenire o sradicare le infezioni nei casi in cui si fosse stabilita. Si applicò il trattamento di ozono terapia su 45 pazienti con fratture aperte, paragonandole con un gruppo di controllo trattato con i procedimenti convenzionali. In alcuni pazienti del gruppo che ricevette ozonoterapia non fu necessario usare nessun tipo di antibiotico-terapia. Questa terapeutica applicata profilatticamente produsse una diminuzione dei livelli di infezione così frequenti in questi casi. In nessuno dei casi si comprovareno complicazioni osteomielitiche, quantunque fossero presenti nel gruppo di controllo. Si notò la chiusura precoce delle lesioni con una stimulazione del tessuto di granulazione ed epiteliazzazione e tutto ciò favorì un recupero significativamente più rapido di quello del gruppo di controllo.

ESPERIENZA NELL’USO DELLA OZONOTERAPIA INTRAARTICOLARE – STUDIO PRELIMINARE
A.Ceballos, R.Balmaseda, R.Puente, R.Wong y F.Leòn
Centro de Investigaciones Medico Quirurgicas

Si presentano le esperienze relative ai risultati ottenuti nel trattamento mediante la applicazione di ozono intraarticolare in pazienti portatori di malattie acquisite della rotula, come quelle condrogenerative in varie articolazioni dell’organismo e nel fascitis plantari. Si ottengono, tenendo conto le molteplici possibilità tereapeutiche offerte da questo procedimento, miglioramenti nei sintomi: dolore, limitazione di movimento articolare ed espasmo muscolare associato.

LA OZONO TERAPIA NELLA ARTROSI
R.Wong, M.Gòmez, S.Menèndez y A.Ceballos
Centro De Investigaciones Medico Quirurgicas
Centro Nacional de Investigaciones Cientificas

Si realizzò uno studio utilizzando ozono terapia intramuscolare su più di 200 pazienti con diagnosi di artrosi osteomioarticolari. Si applicano 20 sessioni e si iniettarono 0.8 mg. di gas al giorno durante le prime 10 sessioni ed il resto a giorni alterni. I risultati furono che il 95% dei pazienti trattati migliorarono e sparirono i sintomi del dolore. Si mostrarono tavole e grafici che evidenziano la risposta al dolore con questa terapia, incluso la evoluzione dei pazienti dopo un primo ciclo di ozono terapia, la presenza di recidività ed il suo posteriore trattamento.

EVIDENZA DELLA OZONO TERAPIA NELL’ARTRITE REMATOIDE

Il trattamento dei pazienti con artrite reumatoide (AR) è una sfida per i reumatologi. Alcuni studi clinici hanno dimostrato che medicinali antimalarici, sali di oro, Metotrexato ed altri agenti citotossici hanno proprietà di modificare la malattia, però la risposta alla terapia con questi medicinali è variabile ed una certa quantità di pazienti di A R non ne traggono beneficio. 3/2 hanno una potente capacità di immunomodulazione selettiva si subpopolazioni di cellule immunocompetenti. Questa proprietà indica che l’ozono può essere utile nella terapia della A R. La effettività clinica si osservò 1 mese dopo aver cominciato la terapia, stabilendosi perfettamente dopo molti mesi di trattamento di 1 anno. Si sa che la somministrazione di ozono in varie forme di applicazione, in un periodo di 6 od 8 settimane, migliora le condizioni generali dei pazienti (clinicamente e biochimicamente). Si conclude che l’ozono è clinicamente effettivo per il trattamento dei pazienti con A R refractaria, però il suo valore come terapia intervenzionista è limitato.

ESPERIENZA PRELIMINARE DI UTILIZZAZIONE DELL’OZONO NELLA ARTRITE REUMATOIDE
F.Menèndez, G.Diaz, S.Menèndez, M.Gòmez, A.Carballo y W.Diaz
Hospital Docente de 10 de Octubre
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas – Hospital Docente “Dr.Salvador Allende”

In questo lavoro si presenta una informazione preliminare dei risultati ottenuti con la applicazione dell’ozono per differenti vie di somministrazione come variante terapeutica nella artrite reumatoide. Si valutano i vari parametri che misurano la attività della malattia in confronto con altri schemi di trattamento e si discutono i risultati.

APPLICAZIONE DELLA OZONO TERAPIA NEL TRATTAMENTO DELLE IPERLIPIDIMIE
B.R.Rodriguez, S.Menèndez, M.Gomez y A.Carballo
Centro antidiabetico – Centro Nacional De Investigaciones Cientificas
Hospital Docente “Dr.Salvador Allende”

Tenendo come base i risultati di un lavoro anteriore, si studiarono 17 pazienti (8uomini e 9 donne), che presentavano differenti tipi di iperlipidemie. A tutti si fece uno studio di lipidi prima di cominciare la terapia, dopo fecero 10 sedute di autoemoterapia con ozono e la somministrazione di 400 mg. di vitamina E. Al terminare la terapia e passati 7 giorni gli si rifece un nuovo studio di lipidi. Si ebbe nel gruppo femminile una diminuzione dei valori del colesterole di 60.8 mg/dl e di 38.4 ml/dl dei trigliceridi. Nel guppo maschile il colesterolo diminuì di 39.2 mg/dl ed i trigliceridi di 28.7 mg/dl. Queste diminuzioni furono statisticamente significative soprattutto nel gruppo femminile. I pazienti furono tenuti sotto osservazione per nove mesi dopo aver fatta la terapia ed hanno mantenuto cifre di lipidi simili a quelle che tenevano alla fine della terapia.

TRATTAMENTO DELLE ARTERIOPATIE OBLITERANTI CON OZONO UTILIZZANDO QUATTRO DIFFERENTI TECNICHE DI SOMMINISTRAZIONE
R.Nattassi
Division De Cirurgia Vascular, Hospital “Santa Corona”
Garbagnate Milanese – Milano (Italia)

Da quando si cominciò ad introdurre la terapia con ozono nelle arteriopatie obliteranti degli arti inferiori si sono usati differenti metodi di somministrazione dell’ozono. La iniezione arteriale è stata una delle più utilizzate fino a qualche anno fa quandosi cominciò ad usare. Con più frequenza la gran autoemoterapia. Ha avuto anche un certo successo la iniezione intramuscolare, mentre la rettolisi, proposta da Amburg 40 anni fa, oggi è stata praticamente abbandonata. In realtà la preferenza per una metodica o l’altra non si basa sui dati chimici o sperimentali ma piuttosto si deve a preferenze personali. Per chiarire gli effetti di queste differenti metodiche e paragonarle fra loro si fece uno studio su 80 pazienti divisi in 4 gruppi di 20 ciascuno. Al primo gruppo si fece un ciclo di terapia con ozono per gran autoemotrasfusione, al secondo un ciclo di iniezioni intramuscolari ed al quarto gli si praticò la rectolisi ozonizzata. Si presentano e si discutono i risultati ottenuti.

LA OZONOTERAPIA NELLA ATEROSCLEROSIS OBLITERANTE E SUA SOMMINISTRAZIONE SU DIFFERENTI VIE
A.Romero, S.Menendez, M.Gòmez, A.Carballo, W.Diaz y J.Ley
Hospital Docente “Dr.Salvador Allende”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Si studiò la utilità della ozono terapia in pazienti portatori di otosclerosis obliteranti degli arti inferiori in stadio II b che non avrebbero tollerato l’intervento chirurgico rivascolarizzatore, per differenti ragioni. Si fa una valorizzazione della ozonoterapia somministrata per differenti vie: autoemoterapia, intramuscolare e rattale. Con tutti i sistemi si notarono miglioramenti. Si confrontarano i risultati.

LA OZONO TERAPIA NEI PAZIENTI PORTATORI DI PIEDE DIABETICO
R.Pera, D.Ortiz, M.Rivera, E.Yara, L.Chercoles, S.Menendez y M.Gòmez
Hospital Provincial “Saturnino Lora” De Santiago De Cuba
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Si studiò l’effetto della ozono terapia locale e per via endovenosa in pazienti portatori di vari tipi di piede diabetico. Si valutarono la scomparsa dei sintomi, la evoluzione delle lesioni ed il tempo di ricovero. Si ottennero migliori risultati nei casi di lesioni neuroinfeziose.

PROVA TERAPEUTICA CON OZONO SU PAZIENTI PORTATORI DI EMICRANIA
R.Chiong Wong, P.Beauballet, R.Alfonso, J.I.Perez y J.Mens
Instituto Superior De Medicina Militar “Dr.Luis Diaz Soto”

Un totale di 60 pazienti portatori di emicrania classica e comune, catalogata come severa ed incapacitante furono studiati. Gli stessi non ebbero giovamento con il trattamento convenzionale fatto anteriormente. A tutti si fecero studi elettrofisiologici e microbiochimici prima del trattamento con ozono . Tre mesi dopo un controllo chimico neurobiochimico ed elettrofisiologico mise in evidenza che l’80% dei pazienti migliorarono di uno o più parametri clinici del dolore. Si constatò una diminuzione dei livelli neurotrasmissori in alcuni dei malati studiati. Non si comprovarono variazioni elettrofisiologiche nei pazienti sotto trattamento con ozono.

APPLICAMENTO DELLA OZONO TERAPIA NEI PAZIENTI SICKLEMICI
M.Gomez, C.Espinoza, S.Menendez, J.Caplan, W.Diaz y A.Carballo
Centro Nacional de Investigaciones Cientificas
Instituto di Hematologia – filadelfia – Estados Unidos
Hospital Docente “Dr.Salvador Allende”

Nella Sicklemia, malattia genetica caratterizzata per la deformazione falciforme degli eritrociti nel sangue povero di ossigeno, è presente una emoglobina modificata HbS, che proviene dall’intercambio nella catena di aminoacidi dell’acido glutamminico per la valina. La cristallizzazione o polimerizzazione intracellulare delle molecole di HbS avviene quando queste cellule sono sprovviste di ossigeno o con pressione parziale di ozzigeno molto bassa. In queste condizioni gli eritrociti si deformano e perdono elasticità e si incrementa la viscosità del sangue. Tutto ciò conduce ad una riduzione di disponibilità di ossigeno nelle cellule, producendo la crisi vaso occlusiva , infarto, dolori addominali o vascolari, ulcere, etc. Questo processo può essere reversibile nei primi stadi, infatti al riossigenare la HbS la distorsione nella cellula scompare assumendo ancora il suo aspetto normale. Quanto maggiore è il periodo di tempo necessario per la riossigenazione delle molecole di HbS un maggiore numero di cellule rosse moriranno. Pertanto la pressione parziale di ossigeno e la velocità con la quale venga ristabilita sono fattori determinanti affinchè i sintomi si attenuino e scompaiano. Attualmente non esiste trattamento alcuno appropriato per questa malattia. Sulla base di alcune priprietà terapeutiche dell’ozono, riguardo all’aumento della capacità di assorbimento di ossigeno degli eritrociti, la disaggregazione eritrocitaria ed altro, si è realizzata una valutazione sulla effettività di questa terapia sulla prevenzione e/o evoluzione della crisi vaso occlusiva del paziente sicklemico, usandolo per differenti vie di somministrazione ed in differenti dosi. A confronto con i controlli usati si ottenne una riduzione sia nel tempo di evoluzione della crisi, che nella frequenza e gravità. Si discutono inoltre alcuni parametri ematologici nel corso del trattamento.

L’OZONO COME CONTRASTO RADIOLOGICO
C.Urgate, R.Wong, M.Gomez, S.Menendez, J.Alfonso, J.Banasco,
V.Romàn, E.Moreno, N.Ladròn de Guevara, M.Alvarez,
E.F.Hernandez, M.Aleaga, R.Tèllez y H.Gomez
Centro de Investigaciones Medico Quirurgicas
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

L’ozono è un gas che ha in se i parametri per essere usato come contrasto radiologico, secondo alcuni esperti ottenuti in studio sperimentale e nella sua applicazione clinica. I vantaggi che offre l’ozono come contrasto radiologico è che può essere utilizzato nelle angiografie, nei pazienti allergici al iodo, con epatopatie, nefropatie, nelle insufficienze cardiache e nel mieloma multiplo, dove il contrasto iodato è proscritto. Il suo basso costo di produzione e le sue proprietà terapeutiche fanno si che possa essere utilizzato in tutti i tipi di pazienti sottoposti ad una angiografia per sustrazione digitale infraframmatica. Tra le limitazioni del suo uso, si possono indicare la sua intabilità e che si può usare soltanto per mezzo di caterismo arteriale.

OZONO TERAPIA E STUDIO GASOMETRICO
R.Wong, A.Noriega, D.Torriente, A.Soler
Centro De Investigaciones Quirurgicas

Si realizzò uno studio in più di cento pazienti, che ricevettero terapia giornaliera con ozono per via intramuscolare nella dose di 0.8 mg. Ad ogni paziente si prelevò un campione di sangue capillare e venoso all’inizio ed alla fine della terapia allo scopo di determinare il comportamento gasometrico come risposta alla ozono terapia. Finalmente si presenta una valutazione ed interpretazione dei risultati riferiti alle variazioni geoòetriche nel sangue.

ATASSIA DI FRIEDREICH ED OZONO TERAPIA A PROPOSITO DI UN CASO
J.Garcia y B.Rodriguez
Clinica Central “Cira Garcia”

Si studiò un paziente di sesso femminile di 30 anni con diagnostico di atassia di Friedreich di 15 anni di evoluzione. In famiglia non esistevano altri casi similari. La ozono terapia si applicò per autoemoterapia, ottenendo miglioramento clinico manifesto e presenza dei componenti nei potenziali detti, che inizialmente erano assenti. Si discutono i risultati e si fa una breve revisione della letteratura.

LA OZONO TERAPIA NEL TRATTAMENTO DELLA MALATTIA DI PEYRONIE
J.Gonzales y Arbezo
Instituto Superior De Medicina Militar “Dr.Luis Diaz Soto”

Si conosce come indurimento del pene (IPP) od affezione di Peyronie alla placca fibrosa che si origina nei corpi cavernosi del pene come conseguenza di un gruppo di alterazioni del tessuto fibro-connettivo, di etiologia non ben precisata ancora che provoca una serie di manifestazioni oggettive e soggettive come il dolore del pene durante la erezione. L’obiettivo di questo lavoro fu di valutare la applicazione dell’ozono terapia ad un gruppo di 26 pazienti che non avevano ricevuto trattamento previo. Si fecero delle infiltrazioni di ozono nella placca fibrosa del pene a una dose di 0.1 mg. accompagnata con un trattamento di autoemoterapia (dosi di 3 mg.), tre volte alla setttimana fino a completare 15 sedute. Un mese dopo aver finito questo trattamento si ricominciò il ciclodi terapia. I risultati furono: molto buoni 3, buoni, 12, soddisfacenti 7, cattivi 3, conforme al trattamento della placca fibrosa e la sintomatologia clinica.

LA OZONO TERAPIA NEI QUADRI DEMENZIALI DELL’ANZIANO
M.M.Rodriguez, S.Menendez, E.Devesa, M.Gòmez, M.Carrasco,
C.Machade, W.Diaz, A.Carballo y L.Navarro
Hospital Docente “Dr.Salvador Allende”
Centro Nacional de Investigaciones Cientificaas

Si studiò un campione di 50 anziani con previo diagnostico di demenza ai quali si applicò ozono terapia per diverse vie.Si comprovò che la terapeutica risultò effettiva in tutti i tipi e gradi di demenza con recupero della attività psichica e motoria, specialmente nei quadri di antura degenerativa. I migliori risultati corrisposero alla terapia con ozono per autoemoterapia e per insuflazione rettale. In via intramuscolare fu meno effettiva. Non si presentarono reazioni avverse con l’applicazione di queste terapie.

LA OZONOPUNTURA ALTRO MEZZO PER STUDIARE LA MALATTIA
J.Vuvantuan
Sociedad Medica Internacional De Acupuntura Y Estimuloterapia – Francia

L’ozono è prima di tutto ossigeno, ed incluso superrossigeno pichè possiede 3 atomi. I suoi effetti sono: antimicrobico, tossico, antiossidante, e rivitalizzatore generale. Apporta anche ioni negativi con effetti profiqui sull’organismo: antistress, antispasmodico, calmante, cicatrizzante ed antiallergico. La agopuntura dal suo punto di vista considera l’uomo sotto l’aspetto energetico. Questo studio terapeutico si realizzò iniettando subcutaneamente tra 5 e 10 ml. Di ozono nei punti della agopuntura, realizzando così una sintesi logica di quste due tecniche. La scela razionale dei punti dell’agopuntura dipende dalla malattia del paziente, si moltiplica l’effetto dell’ozono due o tre volte, per il fatto che arriva imprescindibile dove manca. E’una terapia che non ha effetti secondari, allo stesso tempo naturale, poiché ricorre ad un elemento universale per la vita: l’ossigeno e ad una tecnica ancestrale e dolce: la agopuntura. Il suo campo di azione non cessa di crescere ed in base ai risultati, si tratta di una tecnica di grande avvenire.

OZONO TERAPIA NEL TRATTAMENTO DELLE VERTIGINI
E.Basabe, J.Chi, J.Rodriguez, M.Garcia, S.Menedez y M.Gomez
Clinica Central “Cira Garcia”
Centro De Investigaciones Cientificas

In questo studio preliminare si calcolò il valore diagnostico elementare di sei pazienti portatori di vertigini, con prove otoneurologiche, audiometria, RX della mastoide, cranio e colonna cervicale, immunoglobina serica E, flussometria del tronco vertebro basilare ed esame oftalmico completo. Si sottoposero ad ozonoterapia per autoemoterapia. Si osservò che alla sesta seduta il sintomo di vertigine cominciò a sparire. Terminata la terapia (15 sedute), si notò che nella metà sparirono i sintomi e nel resto diminuirono: ciò dimostra che questa terapia è opportuna per i risultati incoragianti che offre.

OZONO TERAPIA NEGLI STATI IPOSSICI
S.P.Peretyagin, G.A.Beyarinov, D.M.Zelenov, K.M.Kontorshchikova,
A.M.Monahov, G.A.Maksimov, V.P.Smirnov, E.I.Yakovleva, M.V.Balandina,
J.A.Koksharov, S.L.Krivatkin, A.I.Tarasova, V.G.Rakov y G.V.Nikitin
Instituto Medico De Gorky

Investigazioni sperimentali e cliniche hanno messo in luce la attivazione di ossidazione biologica per influenza di dosi di ozono nel sangue alla presenza di stadi ipotossici in tutto l’organismo e di iscchemia a livello di organo e sistema. Questa influenza si esercita per differenti vie. Una di esse consiste nella stimolazione del sistema di difesa antiossidativa, incremento della attività della super ossido deidrogenosa e la catalasa. Avvengono ricostruzioni conformazionali di proteine e lipidi originati dalla ossidazione di residui di aminoacidi e reazioni elettrofiliche degli acidi lipidici insaturi. Gioca un importante ruolo la grande attività della catena respiratoria ed anche la glucosa-6-fosfato e la lactato deidrogenasa rispetto ai livelli nella attività del paso pentosa fosfato nella ossidazione del glucosio. Inoltre si registra una intensificazione nella utilizzazione del lactato e del piruvato, un incremento nei livelli della fosfatasa acida e del adenosin di e trifosfato, ed anche nelle loro velocità di consumo. Finalmente risulta una stimolazione nella produzione di sostanze biologicamente attive ed una intensificazione nei meccanismi di detossificazione. La ozono terapia assicura anche una più adeguata attività vitale attraverso una influenza diretta nei sistemi cardiovascolari, respiratorio ed escretorio, che si conferma in numerosi dati elettrofisiologici, morfoistochimici e strutturali. Tenendo conto il meccanismo di azione dell’ozono, il suo effetto antimicrobico ed immunomodulatore si sono portate a termine investigazioni cliniche. La efficacia della ozono terapia è stata studiata in pazienti traumatici e con malattie cardiovascolari, in ostetricia e dermatologia. I dati in nostro possesso testimoniano che è necessario estendere il cerchio di questo metodo prospettico di applicazioni.

VALUTAZIONE DELLA TERAPIA CON OZONO IN PAZIENTI CON RETINOSI PIGMENTARIA
M.Moreno, S.Menendez, O.Pelaèz, M.Gòmez, R.Santiesteban, I.Norrach y A.Carballo
Hospital Docente “Dr.Salvador Allende”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas
Instituto de Neurologia e Neurocirurgia

Si studiarono 50 pazienti che accusavano retinosis pigmentaria. A tutti si fecero sedute di ozono terapia per via endovenosa; non fu associata con nessun altra terapia. Alla fine del trattamento immediatamente si realizzò un’altra perimetria nelle stesse condizioni e con la stessa strumentazione e personale iniziale. Si ottenne un buon miglioramento campimetrico nei pazienti trattati. I soddisfacenti risultati ottenuti permettono di raccomandare il suo uso nei pazienti ammalati di retinosi pigmentaria.

OZONO TERAPIA NEI BAMBINI CON RETINOSI PIGMENTARIA
E.Chavez, L.Rubio, S.Menendez, M.Gomez, N.Hernandez, A.Carballo y W.Diaz
Hospital Docente Pediatrico Del Cerro
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas
Hospital Docente “Dr.Salvator Allende”

La ozono terapia attualmente si utilizza con successo in Cuba per la terapia della retinosi pigmentaria. Vista la sua effettività dimostrata in pazienti adulti, ed anche l’assenza di effetti secondari avversi, si applicò questa terapia a 50 bambini portatori di retinosis pigmentaria. I soddisfacenti risultati ottenuti sono documentati dalla perimetria e qualità della scrittura.

RETINITE PIGMENTOSA IN BAMBINI ED ADOLESCENTI LA SCRITTURA DOPO LA OZONOTERAPIA
V.Ravele, B.Caballero, M.Perez y G.Fernandez
Hospital Docente Pediatrico Del Cerro

I bambini ed adolescenti con diagnostico di retinite pigmentosa, che hanno ricevuto terapia con ozono, in tempo relativamente breve, con un promedio di un mese riacquistavano un importante miglioramento clinico, praticamente nel 90% dei casi. I pazienti dichiarano di vedere di più e meglio (con maggiore chiarezza ed ampiezza), non si inzuccano nell’oscurità e possono giocare nella strada. E’ quasi costante la dichiarazione di perdita o diminuzione della paura nell’oscurità, dell’ansietà ed il miglioramento dello stato d’animo. Possono tirare e prendere la palla. Il miglioramento oggettivo si osserva nella scrittura; dopo il trattamento è più chiara, uniforme e leggibile nella maggioranza dei casi. La seconda copia della scrittura si rifece dopo uno e tre mesi dall’aver concluso l’ozonoterapia.

VALUTAZIONE DI ALCUNE VARIABILI IMMUNOLOGICHE DI PAZIENTI CON RETINITE PIGMENTOSA PRIMA E DOPO IL TRATTAMENTO CON OZONO
C.Bermùdez, D.Hernandez y J.Palacios
Hospital Docente “Dr.Salvador Allende”

Si studiò un gruppo di 50 pazienti dolenti di retinite pigmentosa che avevano fatto come unico trattamento la ozono terapia. Si presero campioni a digiuno di sangue periferico per venopunzione previo trattamento con ozono per autoemoterapia sul finalizzare del ciclo del trattamento. Si realizzò lo studio umorale consistente nella quantificazione di immunoglobine per immunodiffusione radiale semplice (metodo di Mancini), detenzione di immunocomplessi per mezzo di polietilene-glicolo 6000 e detenzione di anticorpi, fattore reumatoide per agglutinazione con latex ed anticorpi anti DNA per immunofluorescenza indiretta. Si fece il giudizio statistico dei risultati.

ANALISI DELLA BIOCHIMICA SANGUINEA DI PAZIENTI CON RETINOSIS PRIMA E DOPO IL TRATTAMENTO CON OZONO PER AUTOEMOTERAPIA
S.Hernandez, M.Gòmez y G. Castano
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas
Centro De Investigaciones Medico Quirurgicas

Con l’oggetto di approfondire e scartare effetti secondari indesiderati, a causa della applicazione dell’ozonoterapia per via autoemoterapica, si è realizzato questo lavoro infocato sullo studio di possibili modificazioni di differenti parametri biochimici presenti nell’organismo umano dopo il sopradetto trattamento. Si studiarono 40 pazienti che ricevettoro diariamente ozono fino a completare 15 sedute, misurando i seguenti parametri: creatina-fosfo-quinasa, glucosa, urea, creatinina, lattato-deidrogenasa, lipopoteinedi alta densità, colesterolo, trigliceridi, enzimi epatici (TCP,TGO,YGT), bilirrubina, acido urico, fosfatasa alcalina, proteine otali, calcio, fosforo, emoglobina, amatocrito, globuli rossi, bianchi e placchette. Nella maggioranza dei parametri biochimici studiati non risultarono differenze significative tra i valori all’inizio ed al finale del trattamento. In relazione al calcio ed alla urea, si trovarono aumenti significativi, però sia il valore iniziale che quello finale per ambi parametri si mantenevano dentro all’intervallo di riferenza. Si osservò una diminuzione statisticamente signficativa nei trigliceridi e nel colosterolo rispetto ai valori normali ed un incremento nelle emoglobina.

LA OZONO TERAPIA ENDOVENOSA ED I LIPIDI SANGUINEI DI PAZIENTI ARTERITICI E CON RETINOSIS PIGMENTARIA
F.Hernandez, S.Menendez, M.Gomez y A.Carballo
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas
Hospital Docente “Dr.Salvador Allende”

Questo studio si realizzò con il proposito di conoscere l’effetto della ozono terapia, per via autoemoterapica maggiore, sul metabolismo dei lipidi di pazienti con turbe vascolari. Si misurarono i livelli plasmatici di colesterolo totale, colesterolo delle HDL, colesterolo delle LDL, apo B e trigliceridi prima di cominciare, durante e dopo di finalizzare 15 sedute di trattamento, con una dose di 5 mg. di ozono: Nei pazienti arterici si trovò una diminuzione del colesterolo totale di 3.2 fino a 21.5 per cento, con un valore promedio di 11.8 rispetto al valore iniziale. Gli HDL e le apo B mostrarono una diminuzione media di 7.9%. I trigliceridi diminuirono significativamente da 21.9 fino a 67.3% con un valore promedio di 46.1 del valore iniziale. Nei pazienti con retinosi pigmentaria si osservò una diminuzione significativa promedio di 14.8% del colesterolo totale e del 49.5% dei trigliceridi, in riferimento entrambi al valore iniziale. Questi dati suggeriscono che la ozono terapia endovenosa favorisce notevolmente il metabolismo dei lipidi di questi pazienti. Allo stesso tempo si aprono possibilità terapeutiche negli stati di iperlipimia.

OZONO TERAPIA IN LESIONI DEL NERVO OTTICO
R.Santiesteban, S.Menendez, M.Francisco, D.Fuentes y R.Estrada
Istituto De Neurologia y Neurocirugia
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

La atrofia ottica è una delle principali cause della cecità nel mondo. Essendo parte del sistema nervoso centrale il nervo ottico ha molte poche possibilità di rigenerazione. Tra i fattori che possono facilitare un certo grado di neuroplasticità di questa struttura vi è la ozono terapia. Gli autori presentano i risultati della ozono terapia per via endovenosa applicata a 10 pazienti che presentavano differenti gradi di atrofia ottica di varie etiologie. In 8 pazienti si osservò un miglioramento della vista o del campo. Due casi che presentavano atrofia ottica ereditaria non migliorarono. Si discutono i risultati in funzione delle differenti etiologie e grado di gravità.

ATROFIA CORTICALE POST TRAUMATICA TRATTATA CON OZONO TERAPIA
R.Santiesteban, S.Menendez, M.Francisco, R.Nodelin y D.Fuentes
Istituto de Neurologia y Neurocirugia
Centro Nacinal De Investigaciones Cientificas

I traumatismi craneocefalici sono una delle cause più frequenti di morte e lesioni invalidanti nell’era moderna. Molteplici sono stati i trattamenti applicati per raggiungere una corretta riabilitazione ed incorporazione sociale di questi malati che nella loro maggioranza ancora sono nell’età lavorativa. Si presentano i risultati raggiunti in un paziente con emianopatia altitidinale inferiore post trauma craneale di 2 anni di evoluzione che ricuperò gran parte del campo visivo perduto, dandogli così la possibilità di reinserimento nella vita del lavoro. Gli autori discutono e spiegano i risultati per il fenomeno di colaterizzazione tra altri fattori di neuroplasticità che la ozonoterapia favorisce.

LA OZONO TERAPIA IN ALCUNE MALATTIE DELL’OCCHIO
M.Garcia, U.Rodriguez, S.Menendez y M.Gomez
Clinica Central “Cira Garcia”

Hospital “Dr.Ramon Pando Ferrer”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

A partire dalla applicazione dell’ozono in medicina durante la seconda guerra mandiale, questa terapia è andata estendendosi a molteplici malattie di differenti specialità. In Cuba la applicazione di questa terapia cominciò nell’anno 1986, diffondendosi in quasi tutti i rami della medicina. In questo lavoro si parla della utilizzazione della ozono terapia per via endovenosa in malattie oculari del fondo dell’occhio. Si discutono i risultati preliminari.

OZONO TERAPIA DEL GLAUCOMA CRONICO AVANZATO
M.C.Diaz, M.Silva, C.P.Diaz, D.Fuentes, S.Menendez y A.Carballo
Hospital Docente “Dr.Salvador Allende”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Il glaucoma cronico in stadio avanzato è una patologia che si osserva regolarmente nei servizi oftalmologici. Questa malattia ha cattivi pronostici con trattamenti impiegati e come si sa, la cattiva irrigazione è uno dei fattori che peggiorano il quadro clinico. Ai pazienti che accorrono a consulta esterna si indica il trattamento usualmente impiegato in questi casi e si controllano periodicamente vari parametri, fra essi il campo visuale. Ad un gruppo di questi pazienti, selezionato a caso, si applicò la ozono terapia. All’applicare terapia con ozono come parte del trattamento si produce un aumento della ossigenazione dei tessuti e si ottiene una migliore evoluzione di questi malati (maggiore ampiezza del campo visuale) a confronto di quei malati ai quali non è stata fatta.

OZONO TERAPIA NEL GLAUCOMA CRONICO SEMPLICE
L.Ferrer, S.Menendez, M.Gòmez, W.Diaz, M.Perez y A.Carballo
Hospital Militar Docente Dr.Carlos J.Finlay
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas
Centro de Investigaciones Medico Quirurgicas
Hospital Docente “Dr.Salvador Allende”

Si studiarono 25 pazienti portatori di glaucoma cronico semplice nei vari stadi e compensati tonometricamente e a essi si applicò la ozono terapia, tenendo conto delle proprietà terapeutiche di questo gas e tutti i pazienti avevano un deficit circolatorio e cambi distrofici nelle strutture del segmento anteriore dell’occhio, incluso il sistema di drenaggio dell’angolo camerulare. A questo gruppo si misurò, all’inizio ed alla fine del trattamento, la acutezza visuale centrale periferica (campo visuale), realizzando loro anche fondoscopia, gonioscopia, tonometria, esami nella lampada di fessura, studio della circolazione dei liquidi intraoculari (ionografia) e studio elettrofisiologico che comprendeva elettroencefalogramma e potenziali evocati. Si ottenne miglioramento nella acutezza visuale e nei parametri che la misurano.

APPLICAZIONE DELLA OZONO TERAPIA NELLE SCOTTATURE OCULARI
O.Pelàez, M.Copello, N.Scull y S.Menendez
Hospital Docente “Dr.Salvador Allende”
Centro Nacional de Investigaciones Cientificas

Le scottature oculari da agenti chimici, in Cuba, sono molto frequenti, siano esse per alcali che acidi. Tenendo conto le sequele che queste producono (perdita della vista e deformazioni estetiche nel paziente) si valutò positivamente il trattamento con ozono partendo dalla base del suo effetto stimolante sui processi di metabolizzazione e trasporto di ossigeno a livello tisulare, oltre che all’effetto germicida, che favorisce anche la epitelizzazione e riduce il processo infiammatorio. Si valutò opportuna la applicazione dell’ozono in iniezione subcongiuntivale attorno e sotto l’occhio.

ULCERA CORNEALE ED OZONO TERAPIA
R.Hernandez, O.Pelaez, A.Barrientos, S.Menendez, W.Diaz y A.Carballo
Hospital Docente “Dr.Salvador Allende”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Vista la alta frequenza delle ulcere corneali fra le malattie oftalmologiche in Cuba, che per la loro evoluzione possono occasionare una grande diminuzione della vista o portare maggiori complicazioni, si decise di utilizzare l’ozono, in applicazioni locali, per il loro trattamento conoscendo e confidando su due delle proprietà fondamentali: il suo carattere germicida e stimolante dei processi metabolici che influiscono sul trasporto di ossigeno ai tessuti. Si espongono le esperienze fatte con i pazienti trattati ed i risultati ottenuti.

APPLICAZIONE DELL’OLIO OZONIZZATO NELLA CHERATITE DI ORIGINE VIRALE
N.Machado, N.Scull, R.M.Perez, S.Menendez, M.Gomez, L.Eng y W.Diaz
Hospital Docente “Dr.Salvador Allende”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

La cheratite è una infiammazione della cornea di varia etiologia (virale, micotica e batterica). In Cuba è frequente ritrovare questa malattia durante le guardie mediche e visite ospedaliere ed è la più comuna quella di etiologia nella quale si osserva una evoluzione prolungata nella maggioranza dei casi. Furono trattati 30 pazienti malati di cheratite virale con applicazione topica 3 volte al giorno di olio ozonizzato. Si prese un gruppo di controllo trattato con i metodi convenzionali (yodoxurina, omotropina ed antinfiammatori). Si osservò che i pazienti trattati con olio ozonizzato manifestarono un miglioramento a partire dalle 48 ore dall’avere iniziata la terapia e guarirono in un tempo più breve di quelli del gruppo di controllo.

TRATTAMENTO DELLA CHERATITE SUPERFICIALE CON COLLIRIO DI OLIO OZONIZZATO
A.Palmero, S.Landaduro, S.Menendez, M.Gomez y L.A.Fernandez
Hospital Provincial Clinico Quirurgico De Sancti Spiritus
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Le ampie possibilità terapeutiche dell’ozono, visto il suo carattere germicida ed il suo aspetto stimolante dei processi di metabolizzazione dell’ossigeno, fanno si che il suo uso sia ogni giorno più frequente nei vari rami della medicina, specialmente in quelli dove i risultati non sono sufficientemente soddisfacenti. Particolarmente in oftalmologia, le cheratiti superficiali sono di difficile soluzione e di lunga evoluzione. Si utilizzò per il suo trattamento il collirio di olio ozonizzato, paragonando i risultati con un gruppo controllo che utilizzò metodi convenzionali. Si fece una selezione aleatoria dei casi. Si misurò il tempo totale necessario per la guarigione e si tenne conto anche delle reazioni secondarie. Il livello di tolleranza si considerò buono.

APPLICAZIONE DELL’OLIO OZONIZZATO NELLA CONGIUNTIVITE EMORRAGICA EPIDERMICA E SUE COMPLICAZIONI
L.Ferrer, S.Menendez, S.Gongora, M.Gomez, B.Estrada y L.Eng
Hospital Militar “Dr.Carlos j.Finlay”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Si realizzò uno studio programmato con un gruppo di 100 pazienti con un diagnostico di congiuntivite emorragica epidemica e cheratite come una delle sue complicazioni. Si applicò olio ozonizzato, in forma di collirio. In tutti i casi si fecero, all’inizio ed alla fine del trattamento, un esame medico oftalmologico che includeva un interrogatorio, misurazione della acutezza visuale, fondoscopia, esame nella lampada di fessura e colorazione con fluorosceina sodica al 2%. Si riferiscono i vantaggi di detta terapia in primo luogo per il rapido miglioramento clinico del paziente, la sua integrazione al lavoro e sociale e per la semplicità della terapia.

APPLICAZIONE DELL’OLIO OZONIZZATO IN PAZIENTI CON CONGIUNTIVITE
T.De Las Cagigas, V.Bastard, S.Menendez, M.Gomez y L.Eng
Consultorio del Medico de la Familia Del Policlinico “Luis Pasteur”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

La grande incidenza dei casi di congiuntivite che si presentano al consultorio del medico di familia ed il carattere germicida dell’olio ozonizzato ha spinto la sua utilizzazione nella terapia di questa malattia. Si fece uno studio di 100 pazienti malati di congiuntivite di differenti etiologie ai quali si somministrarono due volte al dì una goccia di olio ozonizzato. Si ebbero miglioramenti evidenti alle 24 ore dall’inizio del trattamento con la scomparsa dei sintomi tra il 3°ed il 4° giorno. Non si osservarono effetti secondari indesiderabili il che risultò molto importante tenendo in conto che i medicamenti abituali sono di solito controindicati in questo caso a causa delle complicazioni che possono scatenare.

APPLICAZIONE DELLA OZONO TERAPIA DELLE ULCERE CORNEALI E DELLA CHERATOCONGIUNTIVITE

Si presenta uno studio di 50 pazienti portatori di cheratocongiuntivite ed ulcere corneali di etiologia infettiva, batterica virale e micotica che furono trattati con collirio ozonizzato. Grazie al potere germicida dell’olio ozonizzato, si provò questo prodotto nelle sopradette patologie, che a volte sono residenti alla terapia convenzionale, promuovendo cambi distruttivi del globo oculare ed opacità della cornea con grande diminuzione dela vista. Si comprovò che, applicando il trattamento ogni due ore, si ha una risposta positiva. Alla stesso tempo si osservò un buon miglioramento nei casi di lesioni non molto grandi se trattati precocemente. La evoluzione della malattia in lesioni profonde parenchimatiche si comporta meglio e la guarigione è più rapida quando si associa la ozonoterapia con le terapie convenzionali.

VALUTAZIONE DELLA OZONO TERAPIA NEGLI UMANI ED ANIMALI INFETTI DA GIARDIA LAMBLIA
A.Gell, A.Ruiz, S.Menendez, M.Gomez y L.Eng
Instituto De Medicina Tropical “Pedro Kouri”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Tenendo in conto l’effetto germicida dell’ozono e la sua azione stimolante del processo di metabolizzazione dell’ossigeno e della circolazione sanguigna, si realizzò una prova terapeutica in Gerbils (meriones unguiculatus) infettato con giardia lamblia in un gruppo di pazienti che andavano a consulta con numerose diagnosi terapeutiche di vari antigiardici abitualmente utilizzati. Nel caso di animali gli si somministrò intragastricamente acqua ozonizzata in ragione di 0.0025 mg/Kg. Di peso per litro; 5 e 10 giorni. Inoltre gli si applicò nello stesso modo olio ozonizzato in ragione di 18.3 mg/Kg. Di peso per 1, 2, 3, 4, 5 e 10 giorni. Negli umani si somministrò oralmente 30 ml. Di acqua ozonizzata, con una dose di ozono di 0.02 mg/Kg. Di peso, 4 volte al giorno per 12 giorni consecutivi. Un altro gruppo fu trattato con capsule di olio ozonizzato con una dose di ozono di 0.18 mg/Kg. Di peso di ozono per 15 giorni, arrivando in alcuni casi fino a 10 giorni. Si ottennero l’80% di risultati positivi negli animali trattati con acqua ozonizzata a partire dal 5° giorno ed un 100% di effettività in quelli trattati con olio ozonizzato a partire dal 3° giorno. Negli umani si ebbe un 97% in quelli trattati con acqua ed un 97.5% in quelli trattati con olio e questo conferma che la ozono terapia è efficace contro questi parassiti.

APPLICAZIONE DI OLIO OZONIZZATO NELLA TERAPIA DELLA GIARDIA LAMBLIA NEL MUNICIPIO DI ARTEMISA
M.Santana, A.Gell, A.Ruiz, S.Menendez, M.Gomez, T.Perez y L.Eng
Hospital General De Artemisa
Hospital Pediatrico Del Cerro
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Nella consultazione di parassitologia si osservarono 100 pazienti con la diagnosi di giardia lamblia. Si studiarono le manifestazioni cliniche, comprovando che l’88% dei casi presentava uno di questi sintomi: dolore addominale, anoressia, diarrea e frastorni discinetici in generale. In diagnostico fu confermato con intubazione duodenale e studi coproparassitologici. Tutti i pazienti ricevettero trattamento con capsule di olio ozonizzato. Nell’87% dei pazienti si ebbe la scomparsa della sintomatologia e la negativizzazione della giardia lamblia negli esami realizzati.

OLIO OZONIZZATO COME GIARDICIDA E SUA RELAZIONE CON IL NUMERO DI TROFOZOITI NEL DRENAGGIO
M.Galloso, M.Lastre, F.Bandera, M.Gomez, S.Menendez y O.Perez
Istituto de Medicina Tropical “Pedro Kouri”
Centro Nacional De Investigaciones Cientificas

Si conferma la validità dell’olio ozonizzato nel trattamento della giardiasis sintomatica nei pazienti ricoverati. Si relaziona la guarigione con il numero di trofozoiti nel drenaggio e si discute l’uso di metodi migliori per verificare la guarigione.

OZONO TERAPIA NELLA GIARDIASIS O REINFEZIONE
O.Perez, M.Lastre, M.Galloso, F.Bandera y N.Pavon
Instituto De Medicina Tropical “Pedro Kouri”

I pazienti che si negativizzarono dopo il trattamento con olio ozonizzato, allo stesso modo di quelli che lo fecero con ORNIDOZOL, furono riesaminati dopo 3 e 5 mesi. Si notò la positivizzazione di alcuni di essi, perciò la possibilità di ricrudescenza o reinfezione dopo ciascuno dei trattamenti è discussa comparativamente, così pure come la necessità della ricerca di migliori criteri per valutare la guarigione. D’altro canto si analizza la effettività nei portatori asintomatici.

STUDIO COMPARATIVO DEL TRATTAMENTO DELLA GIARDIASI CON OLIO OZONIZZATO E PROPOLINA
A.Palomino, M.Samada, M.E.Muller, S.Menendez, M.Gomez, R.Vinograd,
A.Cruz, D.Martinez, A.Lopez y L.Eng
Hospital Militar “Dr.Carlos Finley”
Centro Nacional De Invenstigaciones Cientificas

Si studiarono 100 pazienti con la diagnosi di giardiosis resistenti a trattamenti anteriori con Tinidazol, Metronidazol, Gabbroral ed altri. Ad un gruppo di pazienti si somministrò propolina, 30 gocce 3 volte al giorno durante 10 giorni. Ad un secondo gruppo di 50 pazienti si fece una terapia con olio di girasole ozonizzato (oleozon) in dosi diarie di una capsula di 1 ml., durante 10 giorni. I risultati furono un 38% di negativizzazione dei pazienti trattati con propolina ed un 50% in quelli trattati con olio ozonizzato. In tutti i casi la diagnosi fu realizzata con frontis duodenale. La risposta clinica positiva fu anche superiore nei pazienti trattati con olio ozonizzato.